Italy Founder Series: Costituisci la tua Startup


5 minute read | December.03.2024

English: Italy Founder Series: Build Your Startup

Un founder che intende costituire una startup in Italia deve prendere decisioni che hanno effetti di lungo termine, soprattutto quando si rende necessaria la raccolta di capitale sul mercato.

Costituire una società implica l’assunzione di responsabilità nei confronti di dipendenti, clienti e fornitori. Evitare errori in questa fase è cruciale per affrontare con successo le fasi successive di crescita, la raccolta di capitali (incluso il processo di due diligence) ed una eventuale exit.

Quali sono le tematiche legali più comuni che ogni founder deve affrontare al momento della costituzione della propria start-up? Vediamole insieme.

Cosa significa essere soci

Le parti che stipulano un contratto di società diventano membri della struttura organizzativa creata e acquistano la qualità di soci. Questo comporta che essi diventano titolari di diritti e doveri:

  • Amministrativi - i soci potranno avere, ad esempio, il diritto di voto nelle assemblee, partecipando attivamente alle decisioni strategiche della società,
  • Patrimoniali - i soci avranno il diritto di partecipare agli utili generati dalla società (se distribuibili) e di ricevere una quota di liquidazione in caso di scioglimento della stessa.

La scelta del tipo di società

L’ordinamento italiano consente la libera scelta fra i diversi tipi di società riconosciuti per lo svolgimento di un’attività commerciale. Le tipologie di società comunemente adottate per l’avvio di un’attività imprenditoriale rientrano nell’ampia categoria delle società di capitali.

Le società di capitali, per legge, sono considerate soggetti di diritto formalmente distinti dai soci. Questo permette, di norma, al socio persona fisica di limitare la propria responsabilità nei confronti degli impegni assunti dalla società, dei quali risponde la società medesima con il proprio patrimonio.

Società a responsabilità limitata. La scelta più comune è quella di costituire una società a responsabilità limitata (in breve, SRL), che:

  • rappresenta il tipo di società più flessibile,
  • lascia maggiore autonomia all’imprenditore nel determinare le regole di funzionamento della società, e
  • richiede minori adempimenti di legge rispetto a quanto prescritto per le società per azioni (SPA).

Capita che, al fine di aderire a proprie esigenze formali e di governance, i fondi di investimento, nel contesto di round più strutturati di raccolta del capitale (come, ad esempio, un Series A) richiedano che le società costituite in forma di SRL si trasformino in SPA. Il processo di trasformazione può essere perfezionato nel contesto del round, senza risultare particolarmente oneroso per l’imprenditore.

Esplora nel dettaglio le differenze tra SRL e SPA.

Le figure chiave nel processo di costituzione

I founder non devono affrontare il processo di crescita da soli. Una varietà di professionisti può supportarli nelle varie fasi del ciclo di vita di una startup, anche al fine di strutturarsi al meglio per la raccolta di capitale.

Il Notaio. Per la maggior parte dei founder, gli onorari notarili rappresentano il primo costo da considerare nella costituzione di una società, con una spesa che generalmente si aggira intorno a qualche migliaio di euro.

  • L’ordinamento italiano offre modalità telematiche per la costituzione di una società, ma ad oggi la soluzione più comune resta la stipula per atto pubblico.
  • L’atto costitutivo è un atto notarile che, come tale, richiede l’intervento dei soci fondatori nello studio del notaio. In alternativa, è possibile stipulare il contratto di società dinanzi al notaio senza essere fisicamente presenti, rilasciando procura in favore di un soggetto di fiducia (anche la procura dovrà tuttavia essere stipulata dinanzi al notaio).

Il Commercialista. Un altro alleato chiave per il founder durante la fase di costituzione è il commercialista, il cui supporto è fondamentale per le attività operative, come l’identificazione del codice ATECO, l’apertura della P. IVA e l’ottenimento della firma digitale.

L’Avvocato. Un avvocato è indispensabile poiché guiderà l’imprenditore nella redazione della documentazione legale, definendo la struttura e la governance della società in linea con gli obiettivi futuri.

Una consolidata esperienza nel settore del venture capital del proprio avvocato fa in modo che la documentazione legale sia correttamente strutturata per la raccolta futura di capitali presso i vari investitori. Un avvocato competente, inoltre, guida gli imprenditori nella corretta comprensione delle implicazioni legali delle decisioni assunte.

5 aspetti chiave su cui concentrarsi

  1. Statuto sociale. Durante la fase di costituzione, i founder dovranno sottoscrivere l’atto costitutivo e adottare lo statuto sociale, che regolerà i rapporti tra i soci. Poiché lo statuto è il documento che subisce più frequentemente modifiche e negoziazioni nel corso della vita della società, è consigliabile presentarsi sul mercato con un documento in linea con la prassi consolidata.
  2. Capitale sociale. I founder dovranno decidere come ripartire il capitale sociale in sede di costituzione. La divisione può essere basata su un criterio semplice: la partecipazione al rischio d’impresa.
    • Maggiore è il rischio che un founder si assume, sia in termini finanziari che di tempo dedicato all’attività, maggiore potrà essere la sua quota di partecipazione al capitale sociale.
    • È fondamentale che vi sia un accordo tra i founder circa tale suddivisione sin dalla costituzione, in quanto uno dei principali motivi di lite (sia nelle fasi iniziali che nel corso della vita della società) che determina l’insuccesso di progetti imprenditoriali è il disaccordo tra i soci su queste tematiche.
  3. Amministrazione. Una società a responsabilità limitata può essere amministrata alternativamente da un amministratore unico, da un consiglio di amministrazione o da uno o più amministratori (senza che questi costituiscano un consiglio di amministrazione) con poteri congiunti o disgiunti.

    Le opzioni più comuni sono l’amministratore unico o il consiglio di amministrazione. Tuttavia, è importante considerare che, qualora degli investitori dovessero entrare nel capitale sociale della società potrebbero richiedere il diritto di nominare un proprio rappresentante nel consiglio di amministrazione, spingendo la startup a rivedere la struttura del proprio organo amministrativo.

    In ogni caso, è consigliabile mantenere una struttura di governance snella, che consenta alla società di adottare decisioni operative in modo rapido ed efficiente.

  4. Proprietà intellettuale. La proprietà intellettuale (come brevetti, marchi, diritti d’autore e segreti commerciali) è uno degli asset più preziosi di una start-up, specialmente per quelle operanti in settori tecnologici e innovativi. È fondamentale che la proprietà intellettuale sia adeguatamente protetta e intestata alla società poiché una corretta gestione non solo protegge e tutela le innovazioni, ma aumenta anche l’attrattività della startup agli occhi degli investitori.
  5. Dipendenti. I dipendenti sono il motore della società e stabilire rapporti di lavoro chiari e trasparenti, con contratti ben definiti che proteggano la società e la sua proprietà intellettuale è necessario per evitare problemi legali e organizzativi futuri.

Inoltre, una divisione chiara dei ruoli tra i co-founder, sin dalla fase della costituzione, previene conflitti e garantisce un funzionamento efficiente dell’azienda. I co-founder possono scegliere di essere amministratori della società, concentrandosi sulla strategia e gestione, e/o di assumere ruoli operativi come dipendenti nelle rispettive aree di competenza. Se un founder opta per entrambe le responsabilità, sarà necessario operare una chiara e netta ripartizione di competenze tra il rapporto di lavoro e il rapporto di amministrazione.

L’adozione di meccanismi di incentivazione, come piani di stock option o piani di partecipazione agli utili, può motivare i dipendenti e allinearli agli obiettivi aziendali. Questi strumenti possono essere implementati sin dai primi giorni di vita della società, contribuendo a rendere più attraente l’assunzione di nuove risorse.

Iscrizione al registro delle imprese e le startup innovative

Il processo di costituzione si perfeziona con il deposito presso il registro delle imprese competente dell’atto costitutivo e dello statuto della società e, con l’iscrizione della società al registro, la società viene ad esistenza. È bene quindi tenere a mente che, per le operazioni compiute in nome della società prima dell’iscrizione, coloro che le hanno attuate sono illimitatamente responsabili verso i terzi. Pertanto, purché si tratti di atti compiuti dai futuri amministratori della società, è necessario che, dopo l’iscrizione, l’organo amministrativo approvi tali operazioni.

Se ne sussistono le condizioni, i founder possono iscrivere la società nella sezione speciale del registro delle imprese dedicata alle “startup innovative”, accedendo così ad una serie di agevolazioni fiscali e non. Questo tema sarà approfondito in un articolo dedicato di questa serie. Per verificare se la società soddisfa i requisiti necessari per ottenere la qualifica di “startup innovativa” è possibile rispondere ai quesiti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.


Il nostro Tech Team è a tua disposizione per fornirti consulenza sulla costituzione della tua start-up e supportarti con gli adempimenti amministrativi, così che tu possa concentrarti sulla crescita. Se desideri maggiori dettagli su uno degli argomenti sopra menzionati, o per discutere come costituire la tua start-up o come il nostro team possa aiutarti, ti preghiamo di contattare gli autori di questo articolo.

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